IL COSENZA AI RAGGI X
Archiviata la delusione per come è giunto il secondo pareggio esterno consecutivo, quando ormai la vittoria sembrava cosa fatta, quale miglior avversario, se non i “cugini” cosentini, per riprendere il feeling con i tre punti. Non c’è tempo per le recriminazioni, domani sera si torna al “Granillo” per infliggere ai lupi la prima sconfitta in campionato.
Si affrontano due tecnici amici, prima compagni di squadra nel Rende e successivamente, addirittura, con il nostro mister Toscano che ha allenato l’attuale tecnico dei rossoblù Occhiuzzi proprio al Cosenza.
Un derby calabrese sentito che manca da qualche anno in serie cadetta, esattamente dalla stagione 2001/02 che vide gli amaranto prevalere con il risultato di una rete a zero per merito di una poderosa cavalcata di Martin Jiranek.
I lupi dovrebbero scendere in campo con Falcone in porta, Corsi e Bittante terzini, Ingrosso, Idda e Legittimo centrali, Sciaudone e Bruccini interni, Carretta e Gliozzi esterni, Baez centravanti. Occhio ai movimenti di Baez e Carretta, hanno licenza di manovra.
Il Cosenza lascia molto campo alla velocità delle sue punte e lo fa con una giocata semplice: palla avanti, palla indietro, lancio in profondità
A inizio azione, se non pressati, i rossoblù cercano lo scarico sulla fascia per iniziare l’azione e lasciandosi sempre parecchio campo da attaccare
Se superano la prima linea difensiva avversaria attaccano sempre sulla fascia con sette uomini, due dei quali pronti a intercettare gli eventuali palloni respinti. I tre difensori (fuori inquadratura) restano abbastanza bloccati
Persa palla l’aggressione avviene subito sui portatori di palla per cercare il recupero come si vede in alto. Se la squadra avversaria riesce ad uscire palla al piede sugli esterni ci sono molti spazi da attaccare
A difesa schierata si difendono su due linee, una da cinque e un’altra da due mentre i tre attaccanti restano alti per sfruttare la ripartenza in parità numerica, sempre con parecchio campo da attaccare
Sugli angoli contro difendono a uomo, con due uomini a zona sul primo palo. In questa situazione sono nove, compreso il portiere, a difendere, due sempre pronti a sfruttare la ripartenza
Quando battono gli angoli hanno la doppia opzione, destro e mancino: nel primo caso palla ad uscire all’altezza del dischetto del rigore, nel secondo il pallone finisce sul secondo palo dove cercano l’uomo libero
Giuseppe Caridi – Leo Mamone