IL BRESCIA AI RAGGI X
Torna Reggina-Brescia al “Granillo”, le rondinelle sono la squadra più affrontata in Serie B dagli amaranto, ben 30 i precedenti, 9 vittorie della Reggina, 15 pareggi, 6 sconfitte. La squadra presieduta da Massimo Cellino e allenata da Diego Lopez (subentrato dopo due giornate a Gigi Delneri) arriva con soli 17 calciatori disponibili, tra cui i due portieri. Tra squalifiche e indisponibili sono ben undici i calciatori rimasti in Lombardia.
La squadra amaranto arriva con sei indisponibili e, dopo quattro sconfitte consecutive e la panchina di Toscano traballante, è arrivato il momento di riassaporare la gioia della vittoria che manca da inizio ottobre dal 3-1 al Pescara.
Lopez, facendo la conta, dovrebbe schierare quest’undici: Joronen tra i pali, Sabelli e Martella terzini, Mateju e Chancellor coppia centrale, Labojoko o Van de Lool (1 assist) davanti alla difesa, Jagiello (1 rete) e Dessena interni, Zmrhal (1 assist) a supporto delle punte Torregrossa (1 rete) e Ayè (2 reti e 2 assist) con l’ex Ragusa (34 con la maglia amaranto con 7 reti all’attivo in B nel 2011-2012) in rampa di lancio.
Il Brescia imposta così da dietro, i due terzini larghi, il vertice del centrocampo più basso rispetto agli interni e il trequartista pronto a buttarsi negli spazi come vedremo nella foto successiva
Uno delle cose che chiede da sempre Lopez ai suoi giocatori è questo movimento qui: un attaccante che viene incontro, uno che attacca la profondità e il trequartista che si butta nello spazio creando, di fatto, un potenziale due contro due con i difensori avversari
Quando è attaccato il Brescia stringe molto la sua linea difensiva a quattro e, se la palla viene giocata su una fascia, è il centrocampista di riferimento che scala sull’esterno
Una cosa che le rondinelle soffrono è l’inserimento senza palla del trequartista: in questo caso il terzino è uscito per contrastare l’esterno pronto al cross, i tre difensori sono stretti ma nessuno segue l’uomo che si inserisce da dietro
Sugli angoli a favore partono tutti insieme dividendosi gli spazi per attaccare la porta
Sugli angoli contro si sistemano a zona: un uomo sul primo palo, uno a cavallo della linea dell’area grande, cinque piazzati sulla linea dell’area di porta e tre posizionati al centro dell’area di rigore
Giuseppe Caridi – Leo Mamone