FABIO CERAVOLO, IL TERZO RITORNO
FABIO CERAVOLO, CLASSE 1987, ATTACCANTE di 180 cm.. Assente nella recente sfida contro quella che è ormai la sua ex squadra, la Cremonese, torna per la terza volta in maglia amaranto (come Emanuele Belardi per dirne uno), dopo quelli del 2007, in seguito al doppio prestito a Pro Vasto e Pisa, del 2011 dopo la parentesi all’Atalanta.
L’ultimo arrivederci nel 2013 suscitò non poche polemiche per presunte dichiarazioni del calciatore ai microfoni di un’emittente veronese al termine di Verona – Reggina. In realtà le dichiarazioni del calciatore, nate da un dissidio con la società per un tira e molla sulla sua cessione non erano tali da provocare il polverone che si è trascinato per anni:
“sì, è vero, si era parlato del mio arrivo a Verona soprattutto all’inizio del mercato, a giugno e luglio, poi ci sono state delle complicazioni che hanno fatto sì che il Verona si allontanasse da me, quindi si sono aperti altri palcoscenici però alla fine sono rimasto qua. Dovevamo trovare un accordo col presidente che non era facile, non ci siamo riusciti“.
Centravanti con la passione per la pittura, ritrova Baroni dopo l’esaltante cavalcata di Benevento del 2016 2017 quando realizzò 20 gol in 40 partite contribuendo in maniera decisiva alla prima storica promozione in A dei campani. Con il tecnico amaranto una breve parentesi anche a Cremona la scorsa stagione.
In serie B vanta 294 presenze e 72 gol, un curriculum non da poco.
È una punta a cui piace attaccare la profondità e gli spazi, preferisce giocare da prima punta ma può giocare anche da seconda. Ha fatto anche l’esterno, a Bergamo con grandi risultati, ma non ha proseguito nell’esperienza ed è rimasto una punta pura.
Soprannominato “la belva” da Jacopo Balestri per la sua postura più che per le sue caratteristiche.
Torna a Reggio Calabria, a pochi chilometri da Locri, suo paese natale, con un contratto triennale per arricchire il parco attaccanti e per segnare e far segnare.