CHE CASINO!
La partita di Verona è stata uno spettacolo indecoroso che non vedevamo dai tempi bui in cui i giocatori rifiutavano il ritiro giusto qualche anno fa.
Toscano ha perso il polso della situazione, questo mi sembra fuor di dubbio. La squadra non ha ANIMA, ognuno gioca per sé, atleticamente siamo un disastro (oltre gli infortuni a ciclo continuo) e giochiamo come fosse una di quelle amichevoli estive in alta montagna.
I nomi non fanno una squadra, questo è un teorema che vale da sempre e che, giusto una decina di anni fa, abbiamo vissuto sulla nostra pelle.
Si è deciso di smontare la squadra dello scorso anno (tutti responsabili) e i punti sono arrivati fino a quando Toscano ha mantenuto l’ossatura dello scorso campionato nell’undici di partenza. Dopo Chiavari qualcosa ha iniziato a scricchiolare, dopo il derby con il Cosenza altre crepe. Persa l’autostima e l’entusiasmo della neopromossa rampante sono venuti fuori tutti i limiti di un tecnico, al quale riconosciamo i merito di 2 stagioni da record (una da giocatore e una da allenatore), ma che non riesce ad andare oltre il suo credo, nemmeno quando la logica lo suggerirebbe e ieri è stato un esempio lampante, di una squadra costruita a mo’ di fantacalcio pescando qua e là, lasciando andar via elementi che potevano essere utili in campo e nello spogliatoio e prendendo figurine belle a vedersi, ma, fino ad oggi, avulsi dal concetto SQUADRA, di una società che non ha il controllo della situazione, tanto da nominare solo pochi giorni fa un direttore generale.
3-0, come 21 anni fa quando la SOCIETÀ (allora era presente e vigile) prese la decisione più difficile e impopolare, ma PRESE UNA DECISIONE. Ma in quella stagione c’era un gruppo di UOMINI con addosso una maglia amaranto, nessuno di essi si sentiva un campione, ma tutti avevano una voglia matta di stupire.
Inutile girarci intorno, il giocattolo è rotto e continuare a rimandare sperando che con un po’ di scotch tutto torni a funzionare è pura utopia.
Dopo la partita con la Spal, la Reggina ha perso la bussola e sfoderato prestazioni a volte scadenti come contro Empoli, Pisa e Monza, a volte indecenti come contro il Chievo, una volta quasi sufficiente contro il Brescia che ci ha graziato due volte prima di subire i gol.
È il momento delle responsabilità, delle decisioni forse impopolari, di quelle che faranno infuriare i compari di tizio o di caio, ma non si può più rimanere fermi.
Chiaro è che, essendoci una partita a brevissimo giro di posta, non ci si può aspettare la rivoluzione oggi, ma non sia il risultato di lunedì (Dio voglia sia positivo) a dettare le scelte.
Gennaio è alle porte e c’è da salvare una stagione, SUBITO! E se i compari o gli amici di tizio e di caio non capiranno ce ne faremo una ragione.