SEMPRE PIU’ IN ALTO
Nel giorno del black out di DAZN, la Reggina splende di luce propria e strizza l’occhio ai play off.
Che potesse trattarsi di una partita a viso aperto lo suggeriva la classifica tranquilla delle due squadre, ma che dopo soli 7′ la Reggina fosse già sul 2-0 grazie ad una sfortunata deviazione di Valentini in mischia e ad un gol di Edera servito magistralmente da Di Chiara, francamente in pochi lo avrebbero pronosticato e tutto dopo due calci d’angolo nei primi due minuti e una protesta veneta per un presunto mani di Bellomo. Come se non bastasse, un minuto dopo il raddoppio amaranto, Nicolas si esibisce in una bella parata su tiro ravvicinato di Nalini.
Dopo l’inizio scoppiettante i ritmi si abbassano e si arriva al 25′ per assistere ad un’azione pericolosa ospite con Gori che spedisce a lato da buona posizione. La partita ha un copione ben preciso dettato dal risultato: Vicenza a spingere e Reggina a ripartire. Niente tatticismi e partita piacevole.
La ripresa comincia con Giacomelli per Nalini nel Vicenza, mentre Baroni lascia tutto come ad inizio partita ma solo fino al 55′ quando inserisce Denis e il rientrante Folorunsho per Montalto e Bellomo. Nemmeno il tempo di mettere piede in campo che il Tanque mette la parola fine al match presentandosi a tu per tu con Grandi e superandolo con freddezza. Al minuto 57 la partita è chiusa. Il resto del match è solo una dolce attesa del triplice fischio finale e per rivedere in campo Jeremy Menez che sostituisce Edera a metà ripresa. Al 33′ un lampo del Vicenza che usufruisce di un calcio di rigore causato da un netto fallo di mano di Lakicevic. Nicolas, però, vuole avere la sua razione di applausi e respinge il tiro di Giacomelli tuffandosi alla propria sinistra. Un rigore dl tutto simile a quello parato da Belardi a Sheva a San Siro (corsi e ricorsi storici).
Il pomeriggio del Granillo si chiude in gloria tra gli applausi dei pochi presenti e i rimpianti di chi non ha potuto vedere nemmeno in tv la partita.
Solo un girone fa si cercava di uscire dalle sabbie mobili dei bassifondi della classifica, oggi, a distanza di 100 giorni da Vicenza, la Reggina, con 26 punti e due sole sconfitte nel girone di ritorno, vede sempre più vicina la zona playoff e, a 5 giornate dalla fine e senza l’assillo del risultato a tutti i costi, può tentare di realizzare quella che, solo 3 mesi fa, era un’utopia.