REGGIOMED, NUOVO PROGETTO, STESSE AMBIZIONI
Nello scenario del Pepys Beach si è svolta anche quest’anno la presentazione della REGGIOMEDITERRANEA.
Gli amaranto disputeranno, per il sesto anno consecutivo, il massimo torneo regionale, dopo aver sfiorato elle ultime due stagioni il salto in D. Proprio la conclusione, anzi la non conclusione dell’ultimo campionato fermato a 6 giornate dalla conclusione, in cui la squadra del confermatissimo Giuseppe Misiti stava lottando con il San Luca (poi promosso) e avrebbe dovuto affrontare lo scontro diretto, ha lasciato l’amaro in bocca nell’entourage amaranto, acuito dal cambio delle regole in corsa che ha di fatto pregiudicato la possibilità di ripescaggio.
Nonostante quanto successo, la Reggiomediterranea vuole proseguire la propria crescita , ma cambia radicalmente strategia: niente più nomi altisonanti come Piemontese, Criniti, Gambi, Ancione, Lancia, Cucinotti (solo per fare qualche nome) e via ad un progetto basato sui pochi over rimasti guidati dal veterano Pietro Marino tra i pali e poi Foti, Saba e Verduci, con l’aggiunta di Cordova, scuola Reggina e tante presenze in D e Puntoriere, da un gruppo di under di livello con il confermatissimo Lanza, una delle sorprese positive dello scorso torneo e rafforzato da un gruppo di 9 argentini (7 over e 2 under) tra cui il bomber Franco PADIN, che nei due ultimi campionati di eccellenza lucana e campana è andato sempre in doppia cifra.in caso di D)
Le ambizioni sono identiche a quelle delle ultime due stagioni, nonostante la concorrenza sia più ampia e agguerrita con Vigor Lamezia, Sambiase, Scalea e Locri pronte a dar battaglia e alcune outsider che proveranno ad inserirsi nelle zone alte della classifica.
Si rafforza il progetto del settore giovanile grazie alla partnership siglata con la scuola calcio Mirabella e si punta anche sulla comunicazione grazie all’accordo con la società WESPORT di Messina che, da anni, diffonde le immagini di tante realtà siciliane con particolare attenzione ai campionati giovanili.
Nonostante la crisi economica acuita dal COVID, la carenza di strutture e sostegno da parte degli enti pubblici (nella domanda di ripescaggio era stata negata l’opportunità di inserire il “Granillo” come stadio di casa per la serie D), la REGGIOMEDITERRANEA dei presidenti Leo e Cloro ci riprova, spinta da tanta passione e voglia di crescere anno dopo anno, con un’organizzazione di primo livello per una società dilettantistica e una squadra che ha voglia di stupire e di vincere.
Sarà il campo (speriamo) a scrivere le sentenze, ma siamo certi che gli amaranto potranno recitare un ruolo da protagonista anche stavolta.