HO VISTO MARADONA
Se hai avuto la fortuna, come me, di vivere gli anni ’80 allora hai conosciuto l’essenza del gioco del calcio, un uomo che era un tutt’uno con la sfera di cuoio, capace di portare l’ Argentina sul tetto del mondo e Napoli 2 volte davanti alle potenze del calcio italiano.
Maradona faceva sembrare tutto possibile, tutto facile se non fosse che nessuno dopo di lui è riuscito a raggiungere quel livello che è al di sopra del CAMPIONE per il quale non è stata ancora inventata una definizione appropriata.
Quando vivi in presa diretta non riesci a valutare la reale portata di ciò che sta avvenendo e allora la punizione alla Juve da posizione impossibile, i gol contro Inghilterra (il gol del secolo) e Belgio, tutte quelle magie ti sembrano normali.
Era un calcio che passava dalle maglie in lanetta a quelle in tessuto moderno, non c’erano i nomi ma lui era il numero 10 senza se e senza ma.
Quando ci lascia un personaggio di questo calibro viene meno il nostro concetto di eterno, perché uno come Maradona per noi è eterno, quasi invincibile. E invece quale famosa livella di Totó alla fine ci rende tutti uguali di fronte alla morte.
Ma Diego per tutti noi che lo abbiamo ammirato per tutto ciò che ha fatto in campo, soffrendo per ciò che era fuori dal campo, resterà sempre un immortale!