COVID, CALCIO E PROTOCOLLI
Certo che questo 2020 entrerà prepotentemente nei libri di storia, sarà un anno scolpito nella memoria di tutti purtroppo per una pandemia che non ha ancora concluso i suoi effetti.
Reggio Calabria è tra le poche città che, oltre ad avere fortunatamente subìto meno conseguenze rispetto a tante città del nord, potrà ricordare questo anno con il sorriso per il ritorno in B della Reggina. Mica roba da poco di questi tempi.
Ma il Covid, oltre ad impedirci di festeggiare sul campo ciò che meritatamente abbiamo conquistato, ha causato ingenti danni economici alle squadre, basti pensare i mancati incassi delle ultime partite casalinghe che avrebbero fatto segnare un numero elevatissimo di spettatori e, per quel che si prospetta, continuerà almeno fino a fine anno a regalarci un calcio surreale senza il pubblico, quei tifosi che non aspettano altro che gremire gli spalti del Granillo.
Oltre a questo aspetto c’è anche un rigido protocollo da seguire con tamponi settimanali per calciatori e tecnici, con altri costi per le società e nella speranza che nessuno risulti positivo, cosa che sta avvenendo in molte squadre.
Cosa succede se un calciatore, un tecnico o un componente dello staff risulta positivo? Innanzitutto il soggetto va isolato e l’intera squadra verrà sottoposta a tampone per accertare che nessun altro sia stato contagiato. Contemporaneamente si andrà a ricostruire la catena di contatti del positivo per evitare la diffusione del contagio.
Dove avviene la quarantena del positivo? Le società come la Reggina sono avvantaggiate disponendo di un centro sportivo dove dovrebbe essere riservata una stanza singola e monitorare quotidianamente lo stato di salute del tesserato (se asintomatico e non bisognoso di cure ospedaliere).
Il resto della squadra può continuare ad allenarsi o, se dovesse capitare nel corso della stagione, può disputare le partite.
Il soggetto positivo potrà tornare a disposizione quando verrà certificata da doppio tampone negativo la guarigione.
E così il calcio prova ad andare avanti anche al tempo del Covid.