IL CUORE NON BASTA
Ultimo quarto fatale, quello in cui le energie fisiche e mentali fanno la differenza e, in una partita vissuta sull’equilibrio per trenta minuti, Palestrina dimostra, in questo momento di avere quel quid in più per portare a casa due punti importantissimi. La Viola, dal canto suo, non me esce sminuita semmai consapevole della propria forza e del fatto che, se non sei al top della condizione e pertanto non riesci a preparare al meglio la partita e, in assenza di un lungo da affiancare ad un ottimo Paesano e un encomiabile Fall, difficilmente potrai aspirare ad un posto in paradiso. Nulla di nuovo certamente, ma vincere oggi avrebbe significato tanto per una classifica in cui quella maledetta penalizzazione pesa come un macigno e per l’ambiente tutto.
Di buono, guardando al futuro c’è che adesso ci aspetta una partita abbastanza semplice con Battipaglia e la possibilità di recuperare la condizione e, sogno nel cassetto, mettere dentro quel tassello lasciato vuoto dalla partenza di Mastroianni per giocarci le nostre chance con tutte le carte in mano. Guai a deprimersi adesso, non ce n’è motivo, ma è il momento di tenere le marce alte e correre fino alla fine tutti insieme.